Lasciarsi illuminare per poter vedere

Il brano di questa domenica (Gv 9,1-38b), ci parla dell’esperienza di uno che comincia a vedere e prima
non vedeva.
Questo “non vedente”, non vedente materiale, è preso come metafora della nostra cecità spirituale. Come il non vedente non vede dov’è, non vede dove va, così l’uomo spesso non sa dov’è, non sa dove va, non sa chi è….

Mons. Galli – Un pensiero per tutti i parrocchiani



Pregate senza interruzione (1 Ts 5,17)

E’ sempre possibile venire nelle nostre chiese – secondo gli orari stabiliti – per la preghiera personale, mantenendo le dovute distanze (almeno 1 metro!) in osservanza alle norme stabilite dall’autorità civile. In questo tempo sospeso… Tempo sospeso, tempo interrotto, tempo vuoto. Rallentare, rallentare, rallentare… fino a fermarsi…

#ilbenegenerabene

Quante volte ci avete sentito pronunciare questa frase? Quante volte l’avete trovata sulle magliette dei nostri ragazzi? Quante volte ci avete chiesto “come posso fare del bene per generare altro bene?” Sicuramente è la Quaresima più “strana” che abbiamo mai fatto e mai come oggi ci viene chiesto di guardare al prossimo, di dedicare il nostro tempo a chi ne ha bisogno e di generare questa catena di bene infinita! Non è impossibile e non è necessario uscire di casa!…

Progetto aiuto sementi parrocchia di Saint Croix – Haiti

L’UNITA PASTORALE delle Parrocchie di: S. Eusebio di Cajello e S. Alessandro di Cascinetta ha raccolto 2.690,00 € e già inviato attraverso bonifico bancario….

Per una catechesi sul “Credo” – Cristo redentore

La storia del Simbolo ci documenta le tante controversie per la definizione della figura di Gesù, il Cristo. Ed ancora oggi capita di sentire parlare di Gesù come di un saggio del suo tempo, di un guaritore come molti si presentavano in quel periodo, e di ridurre il Vangelo ad una sublime opera di contenuti morali fondamentali per l’uomo. Noi non seguiamo una scuola filosofica morale, ma crediamo in una persona e scegliamo di esserne discepoli….

Parrocchie della città di Gallarate

Carissimi fratelli, carissime sorelle,
è la Santa Messa celebrata insieme che ci ha fatto prendere coscienza che siamo fratelli e sorelle e allo stesso tempo ci ha accompagnato per metterci in cammino e diventarlo davvero. Sempre nella Santa Messa professiamo la nostra fede e proclamiamo di credere in un solo Dio che è Padre. Così consapevoli che Dio Padre è uno solo, impariamo a guardare come fratelli e sorelle tutte le persone che incontriamo prima di venire in chiesa e dopo essere usciti….

Per una catechesi sul “Credo” – la sua proclamazione celebrazione eucaristica

Una signora mi ha detto: ho partecipato ad una riunione di un gruppo di preghiera. Gli intervenuti si sono raccolti in cerchio, si sono dati la mano, ed hanno proclamato ad alta voce il Credo, al plurale: noi crediamo. Alla fine chi presiedeva ha detto: è la nostra identità, siamo cattolici. Il comportamento mi ha colpito per questa forte identificazione di gruppo, e poi, perché noi recitiamo il Credo a metà della Santa Messa, ed è detto al singolare: io credo? La risposta sta nella storia secolare in cui si definisce questa preghiera comunitaria ed eucaristica….

Il nostro cammino di fede con la samaritana

Lunga è la conversazione di Gesù con questa donna senza nome, presso il pozzo. Certo, Gesù avrebbe potuto con una parola, un gesto, svelare la sua identità. E invece prende tempo, nell’ora più calda del giorno, per accompagnare il lento, progressivo cammino della donna alla scoperta del suo misterioso interlocutore. È Gesù che prende l’iniziativa del dialogo. È sempre Dio che fa il primo passo e viene alla ricerca di ognuno di noi. Instancabile….

Messaggio ai fedeli dell’arcivescovo Delpini

“Vorrei incontrarvi nelle vostre case, stringervi la mano, bere con voi un caffè” : inizia così il nuovo video messaggio dell’Arcivescovo in questi giorni segnati dall’emergenza Coronavirus. “Mi sta a cuore sentirmi vicino a tutti”, dice monsignor Delpini , anche di chi non fa parte della comunità cristiana, “ma sente comunque un senso di appartenenza”. Il primo pensiero è rivolto ai malati e alle loro famiglie, unitamente alla “gratitudine” al personale sanitario per “il lavoro straordinario” che sta svolgendo……