Vivere la Settimana Santa con Gesù

Con la Domenica delle Palme si entra nella Grande Settimana, la Settimana Santa. Una settimana da vivere vicino a Gesù, negli ultimi avvenimenti della sua vita terrena (passione, morte in croce) per entrare nella gloria della Risurrezione. Il “guadagno” spirituale che ne deriverà è incommensurabile; e più fede e amore ci metteremo, e più consolazione riceveremo, perché il Signore risponde all’amore. E come!

Vivere la settimana Santa
L’entrata di Gesù nella città santa, Gerusalemme, assume, per esplicita iniziativa di Gesù il segno di una pubblica manifestazione della sua regalità messianica di fronte ai discepoli, alle folle e agli avversari. Gesù è nato per compiere gli eventi di cui noi facciamo memoria nella Settimana Santa. In essi, infatti, Gesù rivela l’amore di Dio e nello stesso tempo il mistero della nostra vita che ci è stata data per essere donata.

I riti della Settimana Santa sono i più antichi e i più importanti di tutto l’anno liturgico.

La Domenica delle Palme celebra l’ingresso di Gesù in quella Gerusalemme, e fa entrare anche noi non tanto in Gerusalemme, quanto nella celebrazione degli eventi lì accaduti: la passione e la morte di Gesù.

Giovedì santo – Nella mattinata Solenne Messa Crismale nelle cattedrali:  si consacrano gli Olii Santi per amministrare i sacramenti (Battesimo, Cresima, Unzione degli infermi, Ordinazioni sacerdotali ed episcopali). Con il vespro iniziano le celebrazioni del Triduo pasquale:
♥ La Messa in Coena Domini ricorda: l’istituzione dell’Eucaristia, sacerdozio ministeriale e la lavanda dei piedi e termina con la reposizione dell’Eucaristia. A Gerusalemme, nella sua ultima Cena, il Signore istituisce l’Eucaristia, il sacramento che renderà presente in ogni tempo il sacrificio della croce che si compirà il giorno dopo. Nel segno del pane spezzato, (l’eucaristia) Gesù anticipa il suo sacrificio sulla croce.

Venerdì santo – Si celebra la Passione e la gloriosa morte di Gesù in Croce: la memoria del grande sacrificio offerto da Cristo per “attirare tutti a sé” ed offrire a tutti l’infinita misericordia di Dio.

Sabato santo, infine, nella Veglia pasquale (origine di tutte le domeniche), si rinnova quel Battesimo che ci fa partecipi della croce di Cristo, cioè della vita donata per amore, per essere un giorno partecipi anche della sua gloria.

♦ A questi momenti fondamentali del culto cristiano, la pietà popolare, nel corso dei secoli, ha aggiunto altre espressioni di fede:

la visita all’Eucaristia nelle diverse chiese (una volta si chiamava “visita dei sepolcri”);

la Via Crucis nel Venerdì santo;

♥ Tutte queste devozioni sono complementari, cioè hanno un senso pieno se si aggiungono ai riti liturgici della Chiesa. Diversamente sarebbe come accumulare un ricco arredamento senza avere la casa.

♥ ♥ Non ci resta che viverla, la settimana santa. Nella morte di Gesù, il Figlio obbediente, risorgeremo e riceveremo una vita nuova.