Oratorio: quale estate?

Qualche cosa di inedito. “Noi ne siamo capaci!”Vogliamo qui rispondere a tutti coloro che in queste ore ci chiedono tempi e modi di riapertura dell’oratorio  estivo. Il desiderio di rivedere i nostri ragazzi giocare in  oratorio è grande, ma… Come osserva il nostro Arcivescovo nelle  comunicazioni al termine della Messa Crismale del 28  maggio: “Quanto all’estate noi dobbiamo attendere le  indicazioni delle autorità competenti: è inutile  speculare e moltiplicare dichiarazioni, obiezioni e  propositi, se non sono ancora definite e pubblicate le  linee guida da applicare in Regione. A me sembra che due punti siano acquisiti. Il primo è che noi quest’anno non possiamo  organizzare l’oratorio estivo. Non ci sono le condizioni per fare quello che abbiamo sempre fatto con tanta partecipazione dei ragazzi e gratitudine delle famiglie.
Il secondo è che noi non possiamo trascurare i ragazzi e gli adolescenti e far mancare a loro una proposta
educativa di vita condivisa, di fede praticata, di giorni sereni. Si tratta di una sollecitudine per la formazione umana e cristiana delle giovani generazioni e non solo di un servizio sociale, che per altro non sarebbe estraneo alla pratica della carità della comunità cristiana.
Se non possiamo proporre l’oratorio estivo e non possiamo trascurare i ragazzi e gli adolescenti, che cosa
dobbiamo fare?
Io credo che dobbiamo raccogliere la sfida di inventare qualche cosa di inedito perché inediti sono la situazione e i vincoli che, presumibilmente, saranno posti dalle competenti autorità.
Qualche cosa di inedito: creato non dal singolo prete, ma dalla comunità cristiana, leggendo il territorio, le risorse disponibili e le condizioni da curare perché non ci siano trasgressioni delle normative.
Qualche cosa di inedito: che sia costruito con alleanza con altre istituzioni e risorse disponibili sul territorio.
Qualche cosa di inedito: che non si esponga temerariamente a responsabilità ma che non si lasci bloccare da infondati timori.