A tutti voi sono stati dati cinque talenti

Riportiamo di seguito l’intervento tenuto dall’Arcivescovo agli animatori degli Oratori Estivi della Diocesi in piazza Duomo venerdì 17 maggio scorso:

Voi siete belli, brutti e anche un po’ così e così, intelligenti o interdetti, i primi della classe o gli ultimi, ma a tutti voi sono stati dati cinque talenti.
Il primo si chiama: il passato, cioè la storia che avete alle spalle. Siete stati amati, educati, siete stati preziosi per chi vi ha voluto bene. Nessuno è perfetto, neanche il papà o la mamma, il prete o l’educatore, ma siete stati amati. Qualcuno, qualche volta, alla vostra età, pensa di aver avuto i genitori più interdetti del mondo, che non capiscono niente, però è un giudizio sbagliato. Il primo talento è di essere cresciuti così come siete e di essere stati educati proprio nella vostra famiglia, nel vostro oratorio. Il primo talento si chiama passato, ma può essere chiamato anche riconoscenza. È una bella storia.
Il secondo talento si chiama: il presente, perché questo è il tempo opportuno per mettere a frutto le vostre possibilità, per mettere mano all’impresa di aggiustare il mondo. Avete possibilità meravigliose: siete giovani, siete bravi, siete intraprendenti e uniti. Questo è il momento giusto per non sprecare il tempo. È una bella storia. Il secondo talento si chiama presente e si può chiamare anche occasione.
Il terzo si chiama: il futuro. La vita e l’educazione a diventare figli di Dio, vivendo come il Figlio di Dio, facendo della vita un dono. Si può chiamare anche vocazione.
Il quarto talento si chiama: i ragazzi; quelli dell’oratorio che vi aspettano e contano su di voi per giorni lieti, che aspettano da voi un esempio e un’amicizia. Questi ragazzi e ragazze trarranno fuori da voi il meglio che c’è in voi. Questo quarto talento si può chiamare anche servizio.
Il quinto talento si chiama: la Chiesa. Siete dentro una comunità formata da gente di tutte le età, fatta da tutte le genti. Avete intorno ragazzi, adulti, preti, suore, gente che vi guarda con affetto, con speranza, con fiducia e trepidazione. Siete stati aiutati a conoscere Gesù nella nostra Chiesa e, adesso, avete la possibilità di essere partecipi della sua vita, confidando nelle sue promesse. Il quinto si chiama Chiesa: è una bella storia; si chiama anche comunione.
Vi sono stati affidati 5 talenti, metteteli a frutto.

+ Mario Delpini