Semplice gita… o esperienza di fede?

Leggendo i notiziari, trovate che nelle proposte riguardanti i ragazzi o i giovani ci sono indicazioni di “uscite”, magari con i familiari. Ho sentito una persona dire: “Vanno in gita”. L’espressione non è del tutto esatta. Certo vi è l’aspetto festoso, gioioso, giocoso dello stare insieme, ma lo scopo di queste “uscite” ha una finalità formativa legata al cammino di fede di chi sta cercando.
Si visitano luoghi famosi per la loro importanza storica religiosa o di particolare bellezza artistica cristianamente ispirata, o i luoghi dove sono vissuti i santi, o ancora luoghi che Dio particolarmente benedice, come i santuari, oppure luoghi ove si vivono grandi incontri di fede, come è l’esperienze delle Giornate Mondiali per i giovani. L’educatore coglie la forza pedagogica di questi momenti, perché in essi è inserita, anche se in modo non diretto e attraverso delle mediazioni, l’idea del pellegrinare, tema di particolare importanza in questo anno giubilare. Insieme, lungo le strade, in modo festoso, ma impegnato, ad incontrare testimoni della fede o a testimoniare con altri la propria fede. Quando i nostri ragazzi sono in “uscita”, la parrocchia li accompagna spiritualmente e con tanta speranza per la loro maturazione umana e cristiana.