Nota per la celebrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana

In questo tempo di tribolazione le nostre comunità non hanno potuto celebrare, secondo il calendario stabilito, le Prime Comunioni e le Cresime come completamento dell’iniziazione cristiana dei ragazzi.
1. Avvertendo ora, già avviata la fase di “ripresa”, l’opportunità di immaginare un nuovo calendario almeno plausibile, è bene che si prospettino le date in questione avendo anzitutto cura del cammino formativo dei ragazzi. La considerazione del loro itinerario di maturazione nella fede ci suggerisce di evitare da un lato la fretta precipitosa che programma le celebrazioni a prescindere dal sostanziale svolgimento del percorso formativo, dall’altro uno scrupolo estenuante che esige un recupero formale degli incontri perduti finendo per procrastinare inopportunamente le celebrazioni.
Del resto, dopo inevitabili smarrimenti iniziali, molte comunità si sono impegnate con bella passione
apostolica in varie iniziative di accompagnamento e sostegno della formazione cristiana dei ragazzi. Ora, tra le incognite che ancora gravano sull’immaginazione pastorale, continuiamo, senza esitazioni: procedendo secondo modalità che stanno diventando ormai consuete e, non appena possibile, riprendendo, nel rispetto dei protocolli di volta in volta in vigore, l’incontro “in presenza”. In ogni caso, faremo tesoro di quanto abbiamo qui e là sperimentato nel tempo della prova, ovvero che quanto solitamente resta marginale nel cammino di iniziazione cristiana dei ragazzi può trovare un suo rilievo promettente: la celebrazione domestica della grazia di Dio nell’ascolto della Parola e nella preghiera, con il coinvolgimento attivo della famiglia secondo la responsabilità battesimale dei genitori e dei nonni.
2. Quanto alle date, ad oggi possiamo al più auspicare e presumere che Prime Comunioni e Cresime si
possano celebrare tra settembre e novembre, prima dell’inizio dell’Avvento. Questo consentirebbe di
prevedere una adeguata preparazione prossima per i ragazzi e le loro famiglie. Ai ragazzi della Prima
Comunione si aprirebbe poi l’anno di formazione verso la Cresima; i cresimati invece potrebbero iniziare il percorso preadolescenti, le cui Linee guida sono state presentate in questi giorni.
3. Dovendo fare i conti con la ridotta capienza delle chiese, per non moltiplicare inopportunamente i turni per la celebrazione della Cresima, si chieda ai ragazzi e alle loro famiglie il sacrificio di una partecipazione limitata allo stretto nucleo familiare; e si provveda a garantire, dove possibile, la trasmissione in streaming della celebrazione.
Si valuti pertanto con particolare interesse la possibilità di celebrazioni all’aperto, più sicure sotto il profilo sanitario e favorevoli per una partecipazione più ampia.
4. Per ovviare all’impossibilità di soddisfare la massiccia richiesta di ministri ordinari e straordinari per la celebrazione della Cresima, si estenderà eccezionalmente la facoltà di amministrare il sacramento ai parroci. Per questo, i parroci privi di ministro, a partire da tre settimane prima della celebrazione prevista, presenteranno la richiesta della facoltà alla Segreteria diocesana per i ministri della confermazione ( cresime@diocesi.milano.it ), precisando date, orari e numeri di cresimandi. Come
accade nel resto della Chiesa latina, i parroci non faranno uso di alcuna insegna.
5. Per le modalità celebrative, in specie quelle legate alle norme igienico-sanitarie, si daranno indicazioni in seguito.
6. Nel rispetto delle disposizioni diocesane, si eviti di accorpare la Prima Comunione e la Cresima in un’unica celebrazione.
+ Franco Agnesi
Vicario Generale