Una nuova normalità

Si dice che con la fase 2 siamo in marcia verso la ‘‘normalità’’, ma cos’è la normalità? Se si digita la parola NORMALE in Google si può trovare questa definizione: «Conforme alla consuetudine e alla generalità, regolare, usuale, abituale». In una convivenza civile si suppone che ci siano delle prassi condivise che diventano consuetudini, ma esistono anche abitudini che cambiano perché legate alle circostanze, all’evolvere (o involversi) della cultura, del pensiero. Anche le regole possono cambiare, ma non sempre e non tutte, perché spesso legate a dei valori positivi fondamentali e condivisi (il rispetto per la vita, la libertà, la giustizia, l’onestà, la sincerità…) nonostante nell’applicazione pratica ci siano molte contraddizioni. Sentiamo parlare che non sarà più come prima e dobbiamo inventarci una nuova normalità. Può essere una prospettiva interessante. Ma può esserci una nuova normalità se in questi mesi non abbiamo imparato qualcosa di nuovo e – spero – di bello? Riflettendo come persone che vivono in questo ‘’mondo’’, certamente ci siamo accorti che dobbiamo riprendere il nostro posto dentro la creazione, senza credercene i padroni. Dobbiamo ridimensionare i nostri consumi e imparare a rispettare la natura. Forse stiamo imparando un nuovo modo di relazionarci in cui l’altro abbia un volto e in noi il desiderio di incontrarlo, di stringergli la mano, di dargli un abbraccio. E tante altre cose ciascuno può aver capito in queste settimane… Da queste “scoperte”’ può rinascere la normalità. Anche come cristiani e come comunità stiamo interiorizzando diversamente la nostra fede, portandoci a una nuova normalità nella pratica religiosa. A questo proposito vale la pena dialogare e aiutarci a comprendere quali cammini nuovi si aprono, quali sono da ‘’recuperare’’ e quali da lasciar perdere. Ed è importante fare questo discernimento insieme. Per adesso auguro a ciascuno di vivere serenamente questo tempo, cercando dentro questa esperienza la novità che può renderci migliori come persone, come comunità e come popolo.