Ingresso del Messia

L’Avvento ci sta educando a vivere nell’attesa della piena manifestazione della nostra identità più profonda, quella che il Padre concepì all’inizio della creazione, plasmando il cosmo alla luce di suo Figlio, il Verbo, la Parola.
Tale identità risplende nella sua integrità e bellezza in Maria, voluta e preservata da ogni macchia di imperfezione e di peccato, così da essere tempio santo in cui il Verbo potesse farsi carne per la nostra salvezza.
Viviamo dunque questa quarta settimana di Avvento, affidandoci a Colei che noi crediamo Immacolata, sia perché dall’eternità voluta così da Dio Padre, sia perché ha preservato, nella fede, dal “si” di Nazaret al “sì” più difficile, quello pronunciato ai piedi della croce.
Lo faremo con le parole di un grande innamorato di Maria: San Giovanni Paolo II.

AFFIDIAMOCI A MARIA CON SAN GIOVANNI PAOLO II

 Ave Maria, donna povera e umile,
benedetta dall’Altissimo!
Vergine della speranza, profezia dei tempi nuovi,
 noi ci associamo al tuo cantico di lode
per celebrare le misericordie del Signore,
per annunciare la venuta del Regno
e la piena liberazione dell’uomo.
Ave Maria, umile serva del Signore,
gloriosa Madre di Cristo!
Vergine fedele, dimora santa del Verbo,
insegnaci a perseverare nell’ascolto della Parola,
 a essere docili alla voce dello Spirito,
attenti ai suoi appelli nell’intimità
della coscienza e alle sue manifestazioni
negli avvenimenti della storia.

Amen