Il più grande rivoluzionario

“Amate i vostri nemici. Fate del bene a quelli che vi odiano. Benedite coloro che vi maledicono. Pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra. A chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica”

Nella storia dell’umanità nessuno ha mai pronunciato parole più rivoluzionarie di queste. Parole che, prima di tutto ha vissuto e incarnato e poi ha pronunciato nostro Signore Gesù Cristo; ed ha concesso anche a noi la grazia e la capacità di viverle, di metterle in pratica! Ma se siamo sinceri, dobbiamo ammettere che talvolta noi non riusciamo ad amare nemmeno chi ci ama ed invece di essere grati, disprezziamo e feriamo anche chi ci vuol bene.

Se non riusciamo ad amare nemmeno quelli che dovremmo amare, come riusciremo ad amare perfino i nostri nemici? Questo non è solamente “difficile”, ma semplicemente “impossibile” se cerchiamo di realizzarlo con le nostre forze. È invece un “dono” di Dio, un dono da chiedere, un dono da accogliere. Se io mi rendo conto di essere un peccatore perdonato, uno per cui Gesù Cristo ha versato il suo preziosissimo sangue sulla Croce, non posso giudicare mio fratello che, come me, sbaglia, non posso non amarlo, non posso non fare di tutto perché si salvi.

Quelle braccia spalancate sulla Croce non le ha più chiuse e in cielo ci sta aspettando con le braccia aperte, per accoglierci e abbracciarci, solo se noi lo vogliamo, solo se noi apriamo il cuore al suo Amore e lasciamo cadere tutte le barriere dell’odio, dell’egoismo, del rancore, della vendetta. Questa vita è breve, molto breve. Prima o poi arriverà per tutti il momento di chiudere gli occhi su questa terra e di aprirli nell’altra vita ove riceveremo la ricompensa eterna per tutte le azioni sia in bene che in male. Non sappiamo quanto tempo ci rimane ancora da vivere, non rimandiamo la nostra conversione a domani, perché il futuro non ci appartiene.

Invito a fare proprio il proposito che ha dato al venerabile Cardinale François Xavier van Thuan la forza e il coraggio di rimanere fedele a Cristo e al Vangelo in mezzo a tante persecuzioni e tribolazioni sostenute per la fede. Nei lunghi anni di prigionia il suo motto è stato “Vivi il momento presente, colmandolo di amore”. Non pensiamo al passato, perché non si può tornare indietro, non pensiamo al futuro perché non ci appartiene, ma colmiamo di amore l’attimo presente.