Ottant’anni

Di sicuro tanti di voi conoscono il racconto rabbinico che parla dell’età di Mosè. Dice più o meno così: “La vita di Mosè fu di centoventi anni: quaranta in Egitto prima di fuggire, quaranta nel deserto fino all’incontro con Dio, quaranta per condurre il popolo fino alla Terra Promessa”. Non occorre essere dei fenomeni in matematica per capire che l’incontro tra Dio e Mosè in fondo al deserto avviene nell’ottantesimo anno di vita dell’amico del Signore…

Padre Anthony Thota

Cari amici Auguri a voi da Padre Anthony Thota, missionario dall’India. Come state? Come e’ la situazione del Corona Virus da voi? Ho visto in TV le vittime del virus in Italia. Mi dipiace per la situazione del virus in Italia e tutto il mondo. Tutti giorni vi ho ricordato durante la Santa Messa e il Santo Rosario. …

Oratorio: quale estate?

Qualche cosa di inedito. “Noi ne siamo capaci!”Vogliamo qui rispondere a tutti coloro che in queste ore ci chiedono tempi e modi di riapertura dell’oratorio estivo. Il desiderio di rivedere i nostri ragazzi giocare in oratorio è grande, ma…

Alcune precisazioni sulla celebrazione della S. Messa

Da domenica 24 abbiamo ripreso le celebrazioni delle S. Messe prefestive e festive. Raccomandiamo sempre la prudenza e l’adeguamento alle norme sociali e sanitarie. Ricordiamo che sarà sempre possibile seguire le S. Messe sia attraverso Streaming Belltron (Cascinetta e Cajello) che attraverso la radio parrocchiale (Cajello)…

Il tempo, il luogo, le persone

Il brano della Pentecoste si apre con una notazione di tempo: “Mentre stava compiendosi il giorno”. È la sera, sta scendendo il buio e gli apostoli sono ancora lì. Forse non hanno la sensazione di una giornata buona, o di avere vissuto qualcosa di bello. Nulla è accaduto. Ma il meglio deve ancora venire. È consolante contemplare lo Spirito che scende a sera, quando forse le speranze cominciano a declinare col calare del sole, quando stanno per subentrare l’oscurità e la paura….

Ripartire? Sì, ma da dove?

Il periodo che stiamo affrontando è il più duro della nostra Nazione dopo la seconda guerra mondiale, perciò per molti italiani il più duro della loro vita. Tutto ciò per cui ci spendevamo da mattina a sera è stato improvvisamente interrotto e adesso, che progressivamente ci avviamo a una lenta riapertura, ci troviamo incerti, divisi, tra “bulimici” del “tutto subito” e “anoressici” del “tanto non serve”….

Il distacco e la gloria

La scena dell’Ascensione – accennata fugacemente dalla prima lettura di oggi – è scena di gloria ma anche di distacco. I discepoli dovranno imparare a vivere i momenti della separazione come opportunità per la vita. A pensarci bene, ogni nascita è una separazione, ogni inizio è un distacco. Oggi forse facciamo fatica a vivere questa verità dell’esistenza….

Una nuova normalità

Si dice che con la fase 2 siamo in marcia verso la ‘‘normalità’’, ma cos’è la normalità? Se si digita la parola NORMALE in Google si può trovare questa definizione: «Conforme alla consuetudine e alla generalità, regolare, usuale, abituale». In una convivenza civile si suppone che ci siano delle prassi condivise che diventano consuetudini, ma esistono anche abitudini che cambiano perché legate alle circostanze, all’evolvere (o involversi) della cultura, del pensiero….

Nuovamente insieme nella S. Messa

Domani, 18 maggio, si potrà nuovamente celebrare la S.Messa insieme. Nuovamente, ma non come prima in quanto si dovranno rispettare le norme di un protocollo da seguire per garantire la necessaria sicurezza e protezione sanitaria. Innanzitutto dobbiamo gioire di questa possibilità pur con tante limitazioni. Poterci vedere anche senza abbracci, ma con sorrisi sinceri, fa sì che la celebrazione della S. Messa ci rincuori e rinnovi il nostro legame sacramentale con il Signore e il nostro essere parte di una comunità, della Chiesa…

Nel suo nome

Per capire meglio le parole che ci regala Pietro nella lettura degli Atti degli apostoli di questa domenica (già ascoltata, peraltro nella prima domenica dopo Pasqua) occorre tornare all’istante in cui l’apostolo, vedendo uno storpio che si attende da lui l’elemosina dice: “Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina”. (At 3, 6)…